FESTIVAL DI SANREMO: SANREMO GIOVANI SU RAI UNO, SU 714 CANDIDATI ARRIVANO IN FINALE 8 ARTISTI DI CUI 6 PROPOSTI DA MULTINAZIONALI.

by esibirsi

Sono stati 714 le candidature a Sanremo Giovani 2023. 43 sono stati i selezionati alle Audizioni e alla fine sono 8 i selezionati alla finale che andra’ in onda su Rai Uno sabato 16 dicembre. Di questi ben sei su otto sono artisti di multinazionali penalizzando cosi in modo forte le imprese discografiche indipendenti del Made in Italy musicale del nostro paese che lavorano a fare scouting, investono, producono nelle prime fasi sempre su nuovi artisti e nuovi progetti ma poi non riescono mai, da soli, esclusi casi eccezionali, ad approdare alle fasi finali dei festival che si affacciano in tv con il forte rischio che tutti i festival televisivi si ritrovino sempre gli artisti delle stesse major tra i partecipanti e trovandosi, alla fine, le indipendenti italiane con un pugno di mosche in mano e una forte perdita economicaa fronte degli investimenti fatti per il rinnovamento della cultura musicale italiana.

Posto che facciamo i migliori auguri agli otto finalisti e al Festival di Sanremo, affinche’ tutto questo impegno non vada disperso e perduto chiediamo alla Rai di intervenire per:

  • Dare una possibilita’ di visibilita’ a tutti i 43 ultimi artisti prescelti studiando passaggi radio e tv anche per questi e per farli conoscere al grande pubblico
  • Inserire nel sito della Rai con un lavoro sul web a cura di Raiplay di tutti i 714 artisti presentati con il brano in modo di farlo conoscere al grande pubblico magari studiano da oggi fino a fine anno blocchi di uscite giornalieri per farli conoscere utilizzando anche gli ex canali di Rai Radio Live e Rai Radio 2 Indie che si stanno fondendo e possono fare un grande servizio subito alla nuova musica giovanile
  • Infine, chiediamo che la giuria selezionatrice ruoti ogni anno e che venga fatta la s elezione in piena trasparenza pubblicando voti e giudizi che devono essere pubblici

Su questo chiediamo al Governo un monitoraggio chiedendo alla Rai come servizio pubblico di favorire questo accesso a favore delle aziende del Made in Italy musicale e di colloquiare attraverso un Tavolo di Lavoro tutto il settore, attraverso le associazioni piu’ rappresentative, dalle piu’ grandi alle piu’ piccole, per ascoltare le propposte di progetti per la Rai affinche ‘ì possano venire ascoltati e accolti anche i suggerimenti e le proposte dei portavoce delle associazioni delle piccole, medie e micro imprese della discografia indipendente italiana che faticano da tempo a trovare spazio nel servizio pubblico della Rai che al contrario dovrebbe essere per prima al servizio dei produttori del nostro paese come fa per il cinema, il teatro, i libri e le altre arti e culture e trovaer spazi diversi per proporre artisti ,s tili e musiche diverse nei diversi canali radio, web e tv che hanno pubblici diversi e ai quali non si puo’ proporre ogni giorno su tutti i canali radio, web e tv lo stesso artista in tutte le salse che propone il suo nuovo album come fossimo in un grande unico canale Uno in bianco e nero come negli Anni Cinquanta. La diversita’ dei Canai Rai deve rappresentare anche una grande diversita’ di proposta musicale aprendo finalmente a quell’80% di produttori indipendenti e a quelle centinaia di festival e contest live che lavorano ogni giorno al rinnovamento su mille altri generi e stili le porte del servizio pubblico

 

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